(...) Un bel percorso, pieno, pienissimo di cose, di riferimenti suggestivi, di proposte e di scorci interessanti e stimolanti. Certamente sul linguaggio si leggono sciocchezze considerevoli; il suo appaiamento alla musica genera equivoci che l’autore fa bene a denunciare. Complimenti vivissimi, un’opera molto suggestiva.
(Carlo Sini)
I N D I C E
Nota di Carlo Sini
Antecedente di C. César Champnoir-Fini
1. Scherzetto
2. Giù le armi
3. Y
4. La portante prosodica
5. Il pasto di Kronos
6. Clicher
7. Una memoria eco-iconica
8. In margine all’arte
Conseguente
Codetta omerica
Appendice 1 – Principali parametri del suono
Appendice 2 – Basi neurali dell’ascolto acusmetrico
di Maria Alessandra Umiltà
Ringraziamenti
Alla domanda senza tempo “cos’è allora la musica?” qui si risponde: una via sensoriale per esperire la logica e una via logica per esperire la sensorialità. Il sottotitolo è programmatico: antidoti, vie d’uscita dalla selva di cliché, preconcetti e luoghi comuni sulla natura dei rapporti tra musica e linguaggio che, pretendendo d’illuminarli, ne offuscano realtà e orizzonti. A partire dal refrain secondo cui la prima sarebbe un “linguaggio universale”. Spargendo su ali effimere la polvere magica dell’esperienza di un tempo conchiuso e trascendente, la musica innesca l’amplesso ancestrale tra Krónos e Kairós, al quale assistiamo come bimbi ruzzolati di notte nella stanza dei grandi, o ci azzardiamo a partecipare come adulti meravigliati nell’eclissi del lógos.